Nei giorni scorsi l’ Agenzia delle Entrate ha pubblicato i decreti attuativi relativi alla cessione del credito e allo sconto in fattura. Però ci sono ancora diversi quesiti da chiarire, quindi, per questo motivo l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato alcuni chiarimenti riguardo:

  • Chi può richiedere il Superbonus 110%
  • Quali tipologie di interventi sono ammessi
  • La suddivisione della detrazione
  • Cosa scegliere tra lo sconto in fattura e la cessione del credito

Chi può richiedere il Superbonus 110%

Nella circolare 24 (che è possibile visionare qui) l’Agenzia delle Entrate afferma che possono richiedere il Superbonus 110% le case indipendenti e gli appartamenti all’interno dei condomini, a patto che il condominio esegua una lavorazione trainante come l’isolamento termico (Cappotto), la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale oppure gli interventi antisismici. Effettuando una di queste lavorazioni, è possibile includere all’interno degli interventi del Superbonus 110% anche tutte le lavorazioni che sono già incluse nell’ecobonus e che comportano un risparmio energetico (Ad esempio: impianto fotovoltaico, impianti di accumulo, infissi, colonnine di ricarica, sostituzione condizionamento, ecc…)

Ogni persona può chiedere gli incentivi fino a un massimo di due unità abitative. Non esiste invece il limite massimo di due unità per quanto riguarda gli interventi sulle parti comuni dei condomini. Il Superbonus 110% può anche essere richiesto dagli Istituti autonomi case popolari, le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, le Onlus e le associazioni e società sportive dilettantistiche, nonché le “cosiddette comunità energetiche rinnovabili”.
Nello specifico, il Superbonus 110% viene assegnato a tutte le persone fisiche “al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni”, quindi a interventi su immobili non riconducibili a beni d’impresa, di ambito privato.

Va poi evidenziato il fatto che possono accedere al Superbonus 110% anche i familiari o i conviventi del proprietario dell’immobile, a patto di sostenere le spese in prima persona. La stessa cosa vale per l’acquirente, a patto che esista un contratto preliminare di vendita registrato ai sensi di legge.

Quali tipologie di interventi sono ammessi

Gli interventi che permettono l’accesso alla detrazione sono:

  • L’isolamento termico
  • La sostituzione degli impianti di climatizzazione
  • La riduzione del rischio sismico

Ci sono poi gli interventi trainati, cioè quegli interventi che possono godere del Superbonus 110% solamente se effettuati insieme a uno o più elementi trainanti. Nello specifico si tratta degli interventi di efficientamento energetico previsti nell’ecobonus, nonché degli interventi per l’installazione di impianti fotovoltaici, di sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

La suddivisione della detrazione

L’Agenzia delle Entrate specifica che la detrazione verrà suddivisa in 5 quote annuali di pari importo, in caso di più interventi agevolabili, il limite massimo dovrà corrispondere alla somma dei singoli importi previsti nel decreto. Nel caso di più contribuenti, la detrazione verrà ripartita in base alle somme spese da ognuno di essi per gli interventi effettuati.

Cosa scegliere tra lo sconto in fattura e la cessione del credito

Come già indicato nel decreto del Superbonus 110% è possibile scegliere anche tra sconto  in fattura sul corrispettivo dovuto e la cessione del credito d’imposta. Per aderire a queste modalità di pagamento è necessario comunicare l’opzione di pagamento all’Agenzia delle Entrate, tramite l’apposito modello consultabile qui.

L’Agenzia delle Entrate ha quindi riportato alcuni importanti chiarimenti. Hai ancora dei dubbi sull’applicazione del superbonus del 110% sul tuo immobile? Contattaci: siamo pronti a curare come referente unico tutti gli interventi di riqualificazione, assicurandoti tutti i bonus, gli sconti e gli incentivi che ti spettano!